Agli standard ormai adottati a livello internazionale per la fibra multimodale, ovvero OM1, OM2, OM3 e OM4, si va ad aggiungere la nuova fibra multimodale OM5, le cui specifiche sono già state pubblicate nel giugno 2016 all’interno della normativa TIA-492AAAE.
Da standard, le OM5 – con un Core da 50 µm – saranno in grado di supportare quattro lunghezze d’onda tra gli 850 e i 950 nm, ottimizzando il sistema Shortwave Wavelength Division Multiplexing (SWDM). Questo consentirà di aumentare la velocità riducendo il numero di fibre: la trasmissione dei 40/100 Gbps attualmente raggiungibile su 8 fibre, con questo nuovo standard sarà possibile su due sole fibre.
Non solo, questo tipo di fibra permette di raggiungere sia a 40 Gbps che a 100 Gbps distanze maggiori rispetto alle precedenti – fino a 440 m a 40 Gbps, contro i 350 con la fibra OM4 -.
Tutti questi vantaggi, inoltre, permetteranno una riduzione degli spazi all’interno dei data center dove, a parità di ingombri e spazi, sarà possibile gestire maggiore banda di trasmissione con lo stesso numero di collegamenti ottici.