Sembra ormai imminente, dalle parole del ministro Di Maio, una fusione tra Telecom Italia e Open Fiber. Il vice premier stesso sostiene che “entro la fine dell’anno il dossier TIM vada chiuso”. Ciò creerebbe un unico grande player Tlc in italia.
Questa operazione ha già avuto ripercussioni positive sui mercati. Nella mattinata di lunedì 12 novembre, il titolo in borsa di Telecom Italia è cresciuto fino al 6%, dato sicuramente positivo visto il trend negativo che dal 2006 ha determinato una perdita media annua del 6,2% per gli azionisti. Ovviamente tale manovra è pienamente sposata dal fondo Elliot, mentre trova l’opposizione del gruppo Vivendi, che potrebbe decidere di indire una nuova assemblea, dopo quella avvenuta lo scorso maggio. Ciò potrebbe significare un nuovo cambio del Consiglio di amministrazione, dopo il ribaltone avvenuto in primavera nel Cda di Telecom Italia a discapito della società francese, e la revoca della carica di Amministratore Delegato ad Amos Genish, avvenuta nella mattinata di lunedì.
Inoltre contro questa fusione si schierano anche i sindacati, che stimano una perdita di lavoro per circa 20mila persone a causa di tale accordo.
Una partita ancora aperta che, però, dovrebbe vedere il suo epilogo entro la fine dell’anno.